Le nozze di avvicinano e ci sono alcuni aspetti imprescindibili. Uno di questi resta sicuramente la scelta del Menù per gli invitati. Mangiar bene, infatti, è sinonimo di convivialità ed indice di una buona riuscita dell’evento. Mettere d’accordo tutti non è certo cosa facile, soprattutto in un’era in cui, a farla da padrone, sono i programmi in cui cuochi stellati inventano nuovi stili di cucina o propinano rivisitazioni gourmet di piatti comuni.
Ma qual è il vero obiettivo del vostro matrimonio?
Nel vostro giorno più bello, dovrete venir incontro ai gusti più disparati e quindi trovare la soluzione che possa mettere d’accordo tutti. Nonostante la presenza di giovani, magari attenti alle nuove mode culinarie (orientali e non), sia cospicua, vi saranno sicuramente parenti in età avanzata (nonni, zii, etc.). L’obiettivo può essere dunque quello di ricreare piatti meno ricercati ma partendo da una tradizione di base che non scontenti nessuno.
Il classico Menù all’italiana comprende un antipasto ricco, solitamente suddiviso in corner tipici: quello di pane, con focaccia e varie tipologie di pane da varie regioni d’Italia, quello dei fritti (di mare e di terra), quello dei formaggi e quello dei salumi tipici del nostro paese.
Per quanto riguarda i primi, a seconda della scelta della location (mare o montagna) si opterà per pasta al ragù, tortelli, tortellini oppure riso di mare o spaghetti allo scoglio. La scelta della pasta non può mancare ed ha varianti infinite, anche per i palati più esigenti. Per quanto riguarda i secondi, la scelta dipende sempre dall’ubicazione della location. Se ci si sposa in una location a picco sul mare, d’obbligo è la scelta di pesce fresco, alla griglia o fritto. Mentre se si è optato per una location in montagna, si potrà scegliere la cacciagione oppure il manzo.
Il dolce, ovviamente, non manca mai. Con, anticipatamente, la confettata, oppure un assaggio di dolci a buffet; fino ad arrivare, ovviamente, al classico taglio della torta nuziale, spettacolare ed in linea con lo stile delle nozze, per quanto riguarda le decorazioni.
Nonostante, al Sud, si passi molto tempo a tavola durante un banchetto di nozze, la tendenza moderna è quella di non passare più di due ore seduti a consumare la cena oppure il pranzo, in modo da avere più tempo per ballare e godersi la festa di nozze. In tal senso, è preferibile scegliere gli antipasti a buffet, molti ricchi e prelibati, in grado di abbattere gli inevitabili tempi del servizio.
Gli spaghetti alle vongole sono un must per quanto riguarda i primi classici della tradizione italiana, ma il galateo vuole che, durante il banchetto di nozze, si evitino i primi con pasta lunga.
Il motivo?
Potrebbero mettere in imbarazzo gli ospiti e cadere sui meravigliosi abiti degli invitati!
Fondamentale è del resto che gli ingredienti siano di prima qualità, cercando di evitare, al massimo, gli ingredienti surgelati. Per tale ragione, rispettate la stagionalità degli stessi e non cercate elementi fuori stagione rispetto al mese che avete scelto per le nozze.
Attenzione anche alle cotture. Il nonno o lo zio non ameranno, magari, cotture eccessivamente al sangue. Optate sempre per una cottura media della carne. Una buona mediazione tra intenditori e semplici consumatori.
La scelta di un Menù classico impone anche e senza dubbio la scelta di vini da abbinare ad ogni portata. Sicuramente la base vuole che si opti per un vino bianco e rosso, di modo da accontentare tutti i palati, estendendo le scelte ad accostamenti più raffinati con pietanze elaborate.
Il pasto ovviamente deve essere equilibrato, con porzioni giuste ed appropriate, di modo da far degustare agli invitati ciascuna pietanza con delizia e piacere.
Tuttavia, anche il Menù, cosi come qualsiasi altro aspetto di un matrimonio, deve essere cucito addosso agli sposi e tenere conto del loro background, delle loro esperienze e delle loro origini. Ma non solo delle loro: anche di quelle di coloro che condivideranno con essi indubbiamente il giorno più speciale della loro vita. Ed un Menù classico, con rivisitazioni dovute alla città di provenienza ed ai gusti personali, ma d’ispirazione nostrana, non scontenterà neanche nonni e zii.