Generalmente, quando si pensa al matrimonio e ci si sposa si dice che sia “per sempre” la propria convivenza con il partner, ma in realtà a volte qualcosa va storto, nonostante ci siano dei bambini.
Così, un fenomeno che è in costante crescita e che sta prendendo piede sempre di più è quello del secondo matrimonio, dopo il divorzio, nonostante al seguito vi sia anche della prole.
Quindi, nonostante la crisi sia ancora in atto, le coppie di divorziati investono comunque su un evento davvero particolare come quello della cerimonia nuziale, concedendosi così un festeggiamento d’eccezione.
I wedding planner fanno sapere che quelle coppie che si ritrovano a voler risparmiare, comunque festeggiando una cerimonia nuziale degna di nota, si ritrova a tagliare sul numero di invitati (circa il 40%) oppure sul numero delle bomboniere (26,7%).
Naturalmente, chi si sposa non rinuncia certamente al viaggio di nozze e gli sposi si ritrovano così a prenotare il proprio viaggio, affidandosi ad un agenzia viaggi del luogo, magari sfruttando anche degli ottimi pacchetti viaggio.
Da un’analisi recente, condotta sulla regione Lombardia, è emerso che peraltro la sposa non sa rinunciare oltre al viaggio di nozze agli addobbi floreali, bomboniere ed il fotografo.
I wedding planner, poi, fanno sapere che il budget medio per la cerimonia nuziale è di 25.000 euro, di cui la metà viene investita per il banchetto nuziale dove in media vi partecipano circa 100 persone.
Questi sono i dati che si possono osservare da una recente indagine della Camera di Commercio di Milano.
E tu, sapresti mai rinunciare a qualcosa per la tua cerimonia nuziale?